Nuovo CODICE sulla CRISI D’IMPRESA: il Dlgs 83 del 17 Giugno 2022
La recente riforma ha inciso, con alcune modifiche già in vigore, sull’obbligo degli imprenditori di adottare adeguati assetti organizzativi funzionali alla prevenzione della crisi d’impresa, tra cui una serie di sinergie simili agli strumenti di compliance alla Legge 231.
Il D.Lgs. 83 del 17 giugno 2022, a seguito di un travagliato iter che ha ne ha determinato significative correzioni, è stato varato con l’obiettivo dichiarato di stimolare le imprese ad affrontare la crisi prima che questa raggiunga stadi patologici estremi, nella prospettiva di privilegiare soluzioni che garantiscano la continuità aziendale rispetto a quelle liquidatorie.
Prevenzione crisi: obblighi e modifiche degli asset organizzativi
Qualsiasi imprenditore che operi in forma societaria o collettiva, in relazione al Codice Crisi d’Impresa, deve:
- istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale;
- attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.
Più nello specifico, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili devono consentire di:
- rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario;
- verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di crisi;
- desumere le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento previste dall’articolo 13.
La norma impone, di fatto, la definizione di un insieme di strumenti e procedure organizzative idonee a rilevare la crisi prima che questa si materializzi nella sua irreparabilità, imponendo di attivarsi immediatamente ai primi segnali di crisi.
Tali procedure, atte a rafforzare i sistemi di controllo interno, permetterebbero di orientare al recepimento delle difficoltà economiche-finanziarie prima che queste sfocino in un vero e proprio stato di insolvenza. Tali obblighi incombono innanzitutto sugli amministratori, cui spetta il compito di:
- definire l’assetto organizzativo;
- valutare il prevedibile andamento della società;
- valutare l’equilibrio finanziario e la sostenibilità del debito.
A livello operativo, emerge di fatto l’opportunità di definire un sistema documentale descrittivo:
- dell’assetto organizzativo adottato ;
- dell’assetto amministrativo dell’impresa, tramite report, piani finanziari, budget e business plan;
- dell’assetto contabile, tramite anche sistemi gestionali che forniscono dati che permettono il monitoraggio dei rischi e dell’efficacia della fisionomia organizzativa-amministrativa dell’impresa stessa;
- dell’analisi dei rischi e degli indici di bilancio, anche tramite la rendicontazione del cash flow prospettico.
L’attività di risk management richiede un approccio sistemico capace di cogliere i profili di rischio d’impresa nella loro complessità, permettendo di far fronte agli stessi con procedure tra loro coordinate e dotate di effettività.
Modello Gestione e Controllo: una garanzia d’impatto
A livello operativo l’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo può rappresentare anche una garanzia di impatto.
I principi trasparenza e responsabilizzazione in quasi tutti i campi di operatività dell’impresa non possono prescindere da tre attività necessarie anche per l’adozione di assetti organizzativi adeguati.
Obblighi di adozione asset organizzativi: qualche consiglio per adeguarsi alla Legge sulla Crisi d’Impresa.
Le società e gli organi amministrativi che abbiano già adottato un Modello 231 possono sfruttare l’effort sostenuto anche per gli scopi previsti dall’art. 2086 c.c. e dal Codice della Crisi, mentre le imprese che ne siano ancora prive, dovrebbero valutare l’opportunità di dotarsi di un proprio modello, anche nell’ottica dell’obbligo di adozione di adeguati assetti organizzativi, il quale – è bene ricordarlo – sostanzia un parametro di responsabilità dell’organo amministrativo.
STRUMENTI SOFTWARE UTILI per la compliance al Dlgs 83/2022
Tra gli strumenti gestionali e software che possono rivelarsi indispensabili per accreditare le varie voci viste in precedenza troviamo:
- Analisi solvibilità clienti: Webinar Demo Anticipay Zucchetti
- Gestione tesoreria aziendale e flussi finanziari
- Software MES
- Controllo di Gestione
- Business Intelligence
- Software di gestione delle prestazioni degli asset